I marchi per la tracciabilità del Silter Dop
O
gni fase del processo produttivo del formaggio Silter viene monitorato documentando per ognuno gli input e gli output durante la produzione della materia prima, la caseificazione, la stagionatura, la marchiatura e l’etichettatura. In questo modo, e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, degli allevatori, dei produttori e degli stagionatori nonché attraverso la denuncia alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti, è garantita la tracciabilità del prodotto.
Per poter risalire a tutte le fasi della filiera, dal prodotto finale alla materia prima, i produttori devono tener nota su apposito registro della quantità di latte e del numero di forme prodotte e marchiate.
Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
Il formaggio Silter D.O.P. è individuato mediante i contrassegni di seguito illustrati.
Sulle forme
Il formaggio “Silter D.O.P.” può essere commercializzato in forma intera o porzionata. Sulle forme ritroviamo sempre due marchi: il marchio all’origine ed il marchio a fuoco.
1). La marchiatura all’origine viene impressa, a freddo con fasce marchianti, sullo scalzo entro 12 ore dalla messa in fascera ed è composta da una sequenza di immagini di incisioni rupestri antropomorfe alte 80 mm e di due stelle alpine.
Nel Silter prodotto in alpeggio, le pregiate caratteristiche sensoriali sono esaltate da condizioni ambientali molto particolari, derivanti dall’erba ingerita dalle vacche e dalla flora microbica presente nel latte crudo munto in alta quota. Le difficili condizioni lavorative per la gestione della mandria e la caseificazione, oltre ai maggior rischi nella riuscita del prodotto e ai costi elevati dovuti alla collocazione in alta montagna, inducono a valorizzare maggiormente il Silter prodotto in alpeggio. E’ possibile indicare il nome della malga sullo scalzo senza oscurare o coprire la marchiatura all’origine. Il nome della malga viene impresso a freddo, con fascia marchiante, contestualmente alla marchiatura all’origine.
2). Il marchio a fuoco è costituito dalla scritta “SILTER” a forma di arco con al centro la scritta “D.O.P.”; da un’incisione rupestre riportante una scena di aratura con davanti e dietro (sotto la “S” e la “R”di Silter) una stella alpina. Il logo identificativo è impresso a fuoco su almeno una faccia del formaggio solo dopo 100 giorni dalla data di produzione.
Dimensioni caratteri
Altezza | 175 mm | |
Larghezza | 195 mm | |
Larghezza | Carattere Times | 84,17 pt grassetto |
Larghezza | Carattere Times | 55pt grassetto |
Sia la marchiatura sullo scalzo, sia la marchiatura a fuoco che avviene dopo 100 giorni sono state riprese dal sito archeologico di incisioni rupestri di Naquane di Capo di Ponte, il primo sito italiano riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1979.
Sulle confezioni
Su ogni pezzo o confezione è riportata un’etichetta con il logo identificativo con la scritta Silter D.O.P., oltre ai dati di legge.
Le porzioni del formaggio preconfezionato devono comprendere una parte dello scalzo e/o della faccia che testimoni l’origine del formaggio.
L’etichetta non è richiesta qualora la confezione venga preparata nel punto vendita per il prodotto definito “preincartato”.
E’ consentito inoltre anche l’uso d’indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o d’azienda individuale, purché non abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno l’acquirente.
• Riportare il marchio completo
• Lo sfondo del marchio deve essere color giallo ocra (tricromia: R196; G145; B35 – quadricromia C13; M42; Y94; K0.)
• Mantenere le proporzioni e le forme